La Laguna del Mort a Jesolo (Venezia) è diventata un’area attrezzata per gli appassionati del nudismo. L’area, sull’Adriatico a ridosso della foce del Piave, non è attrezzata e veniva utilizzata come spiaggia libera ma più volte la presenza di naturisti aveva fatto nascere polemiche, e relativa repressione. Dall'estate 2011 lo spazio verrà gestito da un’associazione che ne garantirà la pulizia, il decoro, la manutenzione delle opportune strutture e la sicurezza. L’area, specializzata per i naturisti, sarà comunque aperta a tutti, nel rispetto però di privacy e decenza.
La Laguna del Mort è un enclave di acqua marina del Mare Adriatico, lungo le coste del Veneto nord orientale, ed è sita appunto a nord est della più famosa Laguna di Venezia ed a sud ovest della pure nota Laguna di Grado. Questa importante "zona umida" è limitrofa e quasi collegata all'ultimo tratto della foce del fiume Piave e vede correre proprio al suo asse il confine fra i rivieraschi Jesolo ed Eraclea.
L'area della laguna ha una superficie approssimativa di 125 ettari e, con le circostanti sponde argilloso sabbiose (dune costiere, dossi e pineta marittima), è popolata da una fauna ed una flora peculiari delle zone umide rivierasche.
Nel 2003, la penisola che separa la "Laguna del Mort" dal mare, unitamente al suo arenile, è stata dichiarata da Legambiente una delle 11 più belle spiaggie d'Italia.
Dal 2007 la "Laguna del Mort" riceve la Bandiera BLU a conferma della qualità ambientalista dell'offerta turistica.
Come raggiungerla: La cittadina di Eracleamare è più comoda come base di partenza per esplorare e conoscere la zona del "Mort" poiché essa è posta, sulla riva orientale del Piave e da quest'ultimo è completamente isolata dal Comune di Jesolo: l'accesso diretto dal territorio jesolano avviene, infatti, solamente attraversando in barca il fiume.